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Var, tecnologia e tennis tavolo: tra mito e realtà

I robot conquisteranno il mondo! Da qualche tempo a questa parte tra gli addetti ai lavori dell'ITTF, la nostra amata Federazione Internazionale, non si fa altro che parlare di nuova era tecnologica del tennistavolo. Ripetono sempre "we are living a new era", "table tennis is entering a new era" come se tra i corridoi degli uffici di Losanna abbiano appeso solo gigantografie pseudo-motivazionali con queste frasi. In realtà un fondo di verità c'è. E il riferimento chiaramente non è a nuovi tavoli che cambiano colore, navicelle spaziali venute a prelevare tutti i più forti cinesi, altre cinquemila-mila inquadrature diverse per le partite o tecnologie super studiate per continuare a produrre cesti e cesti di palline palesemente ovali. Niente di tutto questo. Un nuovo shangai di cavi, computer e altre apparecchiature all'ultimo grido sta entrando a far parte del nostro sport in silenzio, a piccoli passi. Siete rimasti alle partite del maestro Waldner registrate sulle vecchie VHS? Beh, benvenuti nel mondo dell'hi-tech!


Table Tennis Review (TTR), ovvero il VAR nel tennistavolo
VAR, occhio di falco, moviola, TTR: tanti sinonimi per una stessa tecnologia di fondo, un'innovazione arrivata a dire il vero un po' tardi nel tennistavolo. Annunciato ufficialmente a novembre 2019, il TTR ha infatti debuttato un mese dopo alle World Tour Grand Finals di Zhengzhou in Cina, praticamente non più di qualche tempo fa. Protagoniste, più che mai, sono delle simpatiche telecamere che, lavorando in simbiosi con una sofisticata tecnologia di ball tracking ed un software di riproduzione grafica, restituiscono un replay accurato di un punto o di un singolo colpo in men che non si dica. Il tutto viene poi fornito al "video match official", ovvero l'ufficiale arbitrale dedicato alla revisione video, che in maniera univoca ha il potere di confermare o ribaltare una decisione presa sul campo. Eyes on the ball, occhi sulla pallina. Con due chiamate a match a disposizione di ogni giocatore o doppio e penalità di una chiamata in meno in caso di replay dall'esito negativo (giudizio iniziale dal campo confermato).
Ma su cosa interviene il VAR, o meglio, il TTR? Su tante cose ma una per volta, in un elenco di 12 situazioni possibili: spigoli, net, servizio coperto, altezza e angolo di lancio della pallina, palmo della mano non aperto, pallina colpita con una parte del corpo, servizio al di sotto o all'interno della superficie di gioco, rimbalzo sul supporto della rete, ecc ecc. Trattasi di sole "situazioni oggettive", come si direbbe nell'italico mondo del pallone. Recriminazioni ridotte alle zero perché un po' come nel tennis la palla è dentro o fuori, nel TT è spigolo o esterno, senza vie di mezzo o presunte interpretazioni. Entrambi sono sport non di contatto, è vero. Però diciamocelo, fa figo vedere nel tanto bistrattato ping pong l'arbitro che consulta il monitor per verificare l'angolo della pallina lanciata nel servizio piuttosto che l'altezza della stessa sul reverse di Timo Boll (vedi foto). Tra l'altro, piccola nota statistica, per quanto si tratti di uno strumento ancora poco utilizzato, un po' perché prima relegato ai soli tornei maggiori, poi esteso a tutte le gare del 2020 ma ora nuovamente in stand-by causa sospensione per Coronavirus, Ma Long ha già speso due chiamate, entrambe negative, per copertura del servizio col volto. E se questa innovazione fosse stata introdotta prima? E gli arbitri adesso che ci stanno a fare? Ai posteri l'ardua sentenza, di sicuro c'è che questo strumento ridurrà al minimo gli errori umani e le incertezze derivanti dalle decisioni arbitrali. Meglio per tutti. Perché più difficilmente vedremo giocatori o giocatrici perdere la testa per un giallo o una chiamata per servizio scorretto. Almeno in ambito internazionale. Ding Ning un domani potrà rigiocare con più serenità la finale olimpica di Londra 2012.

Per chi cerca più info tecniche: TTR_ITTF_2019_11.pdf


La Ball Tracking Technology: più numeri per capire il TT
Qui invece parliamo di uno strumento un pizzico più esclusivo e specifico del nostro sport, quantomeno per la capacità di portare alla luce quella dimensione nascosta del tennistavolo che in genere non passa attraverso lo schermo. Parliamo della Ball Tracking Technology, una tecnologia nuda e cruda in grado di seguire e immagazzinare informazioni riguardo ai due giocatori e alla pallina in movimento attraverso due telecamere ad alta velocità poste agli estremi dell'area di gioco. L'obiettivo peculiare di questa innovazione, così come calata ormai da un po' nel TT internazionale, è quello di fornire statistiche specifiche in tempo reale. Attraverso le immagini, i dati che vengono elaborati riguardano ad oggi velocità, traiettorie, spin e posizione della pallina sul tavolo nonché la sua altezza rispetto alla rete. Numeri raccolti live da un server e poi subito forniti a chi si occupa delle immagini televisive, i broadcaster veri e propri per intenderci. E così nel bel mezzo di uno scambio particolarmente combattuto ti ritrovi a leggere a quanto girava quel topspin di Fan Zhendong o a quanti km/h andava quella schiacciata di Mima Ito. Tra un set e l'altro, invece, è più facile imbattersi nelle statistiche su dove ha servito Xu Xin piuttosto che dove hanno cercato di rispondere l'Harimoto o il Calderano di turno.
Un esempio di cosa si può ottenere con la Ball Tracking Technology nel tennistavolo
Di fronte a cotanto prodigio della scienza la risposta non può che essere affidata a due sole parole: che spettacolo! Perché così in realtà si gioca a carte scoperte: da un lato l'aspetto tattico viene maestosamente a galla, non solo per chi di tennistavolo ci capisce poco ma anche per coloro i quali pensano di aver capito tutto. Ad esempio, fa specie realizzare che Ma Long in un singolo set contro Harimoto abbia servito il 100% delle palline corte sul dritto, mentre nello stesso torneo contro Lin Gaoyuan, che è anche mancino, i servizi siano stati molto più egualmente distribuiti (25% sul dritto | 37%  al centro | 38% sul rovescio). Il tennistavolo, d'altronde, è anche una questione di tattica e adattarla di fronte a stili di gioco differenti fa la differenza: avere tutte queste informazioni live arricchisce di sicuro lo spettacolo ma un po' di più l'appeal. In più, possiamo davvero inoltrarci nei meandri fisici dello sport che è come giocare a scacchi correndo i 100 metri, quando ci rendiamo conto ad esempio che Mima Ito schiaccia con una facilità impressionante agli 80 km/h, mentre un topspin vincente di Fan Zendhong sta intorno ai 6700 giri al minuto. Il vero ping pong si distanzia dal passatempo da bar anche attraverso questi dati. Ma forse in questo caso è un bene che sia tutto confinato nel TT internazionale, non sia mai dovessimo scoprire quanto siamo scarsi sul tavolo rispetto a chi di questo sport ne fa del vero professionismo.

Anche qui, per i cacciatori di info: YouTube - posted by Official ITTF Channel


Ci sono sicuramente molte altre applicazioni in cui innovazioni tecnologiche sono pronte a fare la loro comparsa. Nell'ambito degli allenamenti, ad esempio, seppur trattandosi di qualcosa che viaggia ancora ad uno stato embrionale o semi accademico, si comincia a parlare di test che utilizzano sensori e microcamere all'interno di speciali occhialini per capire come un giocatore reagisce a sforzi di natura mentale o fisica (Workshop: Using Technology In Assessments Of Table Tennis Players). Tutti quanti poi almeno una volta abbiamo visto all'opera, in giro sui social, progetti indipendenti tra cui Forpheus, FastPong, Table Tennis Training 3000 che hanno però un indirizzo molto più video-ludico/sylicon valleyano tra schermi, fotocellule e robotica di ogni tipo. Di sicuro c'è che la tecnologia è in mezzo a noi e sta a poco a poco impadronendosi anche del ping pong. Rimarranno i giocatori, rimarranno le palline, rimarrà lo spettacolo nel suo complesso. Ma la tecnologia è ormai pronta a giocare un ruolo decisivo: l'importante è ricordarsi di ricaricare spesso le batterie.


FONTI: 
www.ittf.com
www.fitet.org/news/altre-notizie/13797-le-decisioni-del-comitato-esecutivo-dell-ittf-riunito-a-new-dehli.html
www.pingsunday.com/hawk-eye-technology-in-table-tennis/

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