Cambia la regola sui consigli tecnici dalla panchina
Cambiano nuovamente, purtroppo, le regole del nostro sport. Ad essere presi di mira questa volta, dopo l'introduzione delle palline di plastica che già stanno creando più di qualche battibecco, sono gli "advice", i consigli che ogni coach può dare al proprio atleta durante il regolare svolgimento di un match.
Come apprendiamo dall' ITTF Handbook nella sezione Advice al punto 3.05.01.03:
Tradotto in parole povere, a partire dal 1 ottobre 2016 i giocatori potranno ricevere consigli dalla loro panchina in qualsiasi momento tranne che durante le azioni di gioco e tra la fine dei due minuti di riscaldamento e l'inizio del match. Questo vuol dire che nei momenti "vuoti" tra un punto e un altro ogni panchina non solo potrà incitare il proprio giocatore (come già accade oggi) ma potrà addirittura dare consigli tecnici su questo o quell'altro colpo, su come aggredire l'avversario, su come servire, ecc ecc.
Il tennistavolo, dunque, sta per diventare una piccola boxe in cui dall'angolo, mentre sei sul ring, ti dicono come scazzottare il tuo avversario.
C'è da dire che questa nuova regola è già stata sperimentata in Germania con risultati più o meno positivi. Sicuramente, però, il "folklore", la pacatezza, la civiltà dei tecnici tedeschi nella nostra disciplina non è lo stessa di quella che potremmo vedere ad un campionato italiano di categoria o in un campionato a squadre in Italia dove si sa, per forza di cose, gli animi si accendono alquanto. Ma aldilà della cultura territoriale di ogni nazione, basti pensare a quello che potrebbe accadere in una gara giovanile, ad un Europeo ad esempio, dove magari gli spiriti sono puntualmente più caldi che non in altre circostanze: si può creare molto più caos attorno ad ogni singola partita nell'ambito di un più ampio torneo.
In più si può tener conto del fatto che ogni giocatore, indipendentemente dal livello tecnico a cui ci riferiamo, potrà avere il beneficio di essere meno intelligente e abile nel capire i momenti all'interno della partita, visto che dalla panchina potrà essere comandato punto su punto. Non solo, ma lo stesso giocatore potrà anche farsi molto più furbo nella circostanza in cui l'allenatore gli dica di fare un determinato servizio per poi eseguirne uno completamente differente.
Insomma, gli interrogativi su questo nuovo ennesimo cambiamento di regole sono tanti.
Non sappiamo ancora quello che accadrà sui nostri campi da gioco. Ma effettivamente, cambiare per forza anche questa regola era proprio strettamente necessario?
Nella stesura dell'articolo ringraziamo tabletenniscoaching.com
Come apprendiamo dall' ITTF Handbook nella sezione Advice al punto 3.05.01.03:
Players may receive advice only during the intervals between games or during other authorised suspension of play, and not between the end of practice and the start of a match; if any authorised person gives advice at other times the umpire shall hold up a yellow card to warn him or her that any further such offence will result in his or her dismissal from the playing area (in effect until 30th September 2016).
Players may receive advice at any time except during rallies and and between the end of practice and the start of a match; if any authorised person gives advice illegally the umpire shall hold up a yellow card to warn him or her that any further such offence will result in his or her dismissal from the playing area (in effect as of 1st October 2016).
Tradotto in parole povere, a partire dal 1 ottobre 2016 i giocatori potranno ricevere consigli dalla loro panchina in qualsiasi momento tranne che durante le azioni di gioco e tra la fine dei due minuti di riscaldamento e l'inizio del match. Questo vuol dire che nei momenti "vuoti" tra un punto e un altro ogni panchina non solo potrà incitare il proprio giocatore (come già accade oggi) ma potrà addirittura dare consigli tecnici su questo o quell'altro colpo, su come aggredire l'avversario, su come servire, ecc ecc.
Il tennistavolo, dunque, sta per diventare una piccola boxe in cui dall'angolo, mentre sei sul ring, ti dicono come scazzottare il tuo avversario.
C'è da dire che questa nuova regola è già stata sperimentata in Germania con risultati più o meno positivi. Sicuramente, però, il "folklore", la pacatezza, la civiltà dei tecnici tedeschi nella nostra disciplina non è lo stessa di quella che potremmo vedere ad un campionato italiano di categoria o in un campionato a squadre in Italia dove si sa, per forza di cose, gli animi si accendono alquanto. Ma aldilà della cultura territoriale di ogni nazione, basti pensare a quello che potrebbe accadere in una gara giovanile, ad un Europeo ad esempio, dove magari gli spiriti sono puntualmente più caldi che non in altre circostanze: si può creare molto più caos attorno ad ogni singola partita nell'ambito di un più ampio torneo.
In più si può tener conto del fatto che ogni giocatore, indipendentemente dal livello tecnico a cui ci riferiamo, potrà avere il beneficio di essere meno intelligente e abile nel capire i momenti all'interno della partita, visto che dalla panchina potrà essere comandato punto su punto. Non solo, ma lo stesso giocatore potrà anche farsi molto più furbo nella circostanza in cui l'allenatore gli dica di fare un determinato servizio per poi eseguirne uno completamente differente.
Insomma, gli interrogativi su questo nuovo ennesimo cambiamento di regole sono tanti.
Non sappiamo ancora quello che accadrà sui nostri campi da gioco. Ma effettivamente, cambiare per forza anche questa regola era proprio strettamente necessario?
Nella stesura dell'articolo ringraziamo tabletenniscoaching.com
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