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Progetto Italia - Basilicata: tecnici e dirigenti a lezione

Si è svolta in questo weekend la prima sessione comune atleti-dirigenti-tecnici per approfondire le tematiche dello sviluppo e della formazione nel tennistavolo. Il responsabile nazionale del Progetto Italia, Matteo Quarantelli, con l’ausilio del collega Domenico Ferrara, ha guidato i lavori nella duplice impostazione:
  •  attività in aula
  •  formazione ed applicazione in palestra
La Fitet sta infatti investendo molto per lo sviluppo del settore giovanile al fine di allargare la rosa dei praticanti tra i più giovani in tutte le realtà nazionali: non poteva esserci dunque occasione migliore se non quella di istruire proprio gli adulti che accompagneranno i più piccoli nella loro preparazione giorno per giorno.
Nell'attività in aula, la presentazione è stata impostata sul significato e sugli aspetti salienti dell'attività giovanile del tennistavolo, in aggiunta all'attività professionistica del settore nazionale. Ci si è soffermati sul tennistavolo come sport e sulle differenze con le altre attività fisiche, che a volte possono rappresentare dei limiti o dei punti di forza. Si tratta infatti di uno sport a pratica individuale in cui, sicuramente, il lavoro che si svolge è invece di gruppo, in quanto tutti partecipano al raggiungimento dei risultati finali; il fatto di essere "teoricamente individuale" pone dunque l’individuo a dover crescere soprattutto mentalmente per gestire al meglio le situazioni di gioco e poter sempre migliorare nei confronti dei diretti avversari. 
Tra le altre peculiarità, però, il tennistavolo risulta meno “avvicinabile” dalla massa dei ragazzi, ad esempio, a causa della velocità della pallina: il poco tempo a disposizione per colpire può dunque essere un limite. Inoltre, è necessaria molta precisione per una pratica corretta: basta poco, infatti, con una pallina così leggera e con un tavolo di gioco così piccolo, per commettere un errore mandando la sfera fuori bersaglio.
In ultimo, si sono analizzati i movimenti del corpo in funzione della traiettoria e del punto di impatto della pallina, con tutti gli errori che si commettono con movimenti errati, legati spesso ad una impostazione sbagliata nell'allenamento. In palestra, l'occasione è stata utile per prove reali sui ragazzi al fine di sperimentare esercizi per particolari problematiche: l'abbassamento della traiettoria negli scambi, la precisione dei colpi, i movimenti dei ragazzi stessi, ecc.
I tecnici lucani hanno quindi visto e provato di persona come si effettua una seduta di allenamento vera e propria e quali sono i consigli per rendere il tutto più efficace, evitando per esempio di distribuire palline troppo alte in traiettoria o irregolari.
Per i ragazzi più piccoli, invece, l’attività in palestra si è arricchita di una serie di giochi e di attività motorie e di coordinamento. Si è passati quindi dall'uso dei percorsi classici ai giochi con racchetta e pallina svolti con diverse tecniche ed utilizzando esercizi studiati per stimolare sempre più i ragazzi: riconoscimento della traiettoria, tempo di arrivo della pallina, equilibrio, posizionamento del corpo prima di colpire, sensibilità occhio-mano sono stati dunque alla base.
All'appuntamento hanno partecipato Giuseppe Abbatangelo, Andrea Decuzzi e Vito Montesano per lo Star Dancing TT di Grassano, Tommaso Romano e Vincenzo Ferraiuolo per l’Heraclea Policoro, Giuseppe Fasano, Franco De Leo e Angelo D’Ercole per la A.S.D. Tennistavolo Pegasus, Paolo Bolettieri per il Libertas Casalnuovo ed il delegato regionale Donato Marcosano, oltre a numerosi osservatori che non citiamo per brevità.

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