Oro a Zhang Jike (CHN). Un europeo sul podio dopo 12 anni

Dopo la vittoria nel singolo femminile, la Cina come da pronostico conferma anche oggi il proprio dominio nel tennistavolo. All'ExCel North Arena, infatti, l'oro di queste Olimpiadi di Londra 2012 è andato al campione del mondo Zhang Jike che ha battuto in finale per 4-1 il connazionale Wang Hao, medaglia d'argento. Terza sconfitta in una finale olimpica per Wang Hao che però questa volta non ha nulla da recriminare vista la superiorità dell'avversario. Dopo una partenza alla pari per i due atleti, con un primo set vinto da Zhang Jike per 18-16, è stato proprio Zhang ad imporsi nei due set centrali andando a vincere per 11-5 e 11-6. La reazione di Wang Hao si è vista nel quarto set con un 12-10 al cardiopalma, cosa che non si è ripetuta nell'ultimo set vinto da Zhang Jike ancora una volta ai vantaggi (13-11). Peccato che la partita sia durata così poco perché è stata veramente spettacolare nonostante la tensione in campo visto e considerato che si tratta di una finale olimpica.


Ma la cosa che forse fa più scalpore è che Dimitrij Ovtcharov della Germania ha conquistato la medaglia di bronzo, riuscendo a battere l'atleta Chuang di Taipei per 4-2. L'ultima volta che un europeo salì sul podio fu nel 2000 a Sidney con lo svedese Waldner, nonché considerato il miglior giocatore di tutti i tempi, che conquistò la medaglia d'argento in quanto sconfitto in finale dal cinese Kong. La storia si ripete, dunque, anche se dopo ben 12 anni, ma se consideriamo che il tennistavolo è notoriamente conosciuto come sport "asiatico" possiamo ben capire come questo risultato ci deve mettere in guardia sul fatto che gli europei stanno pian piano migliorando e chissà, magari un giorno lotteranno alla pari per le medaglie più prestigiose.
Dunque, come detto, oro al cinese Zhang Jike, argento al cinese Wang Hao e bronzo al tedesco Dimitrij Ovtcharov. Adesso le gare di tennistavolo non sono ancora finite... c'è ancora la competizione a squadre con la Cina super favorita sia al maschile che al femminile ma con tante battaglie per gli altri gradini del podio.

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