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Primi allenamenti post Covid: in sede Pegasus tornati già quasi tutti i tesserati

Venti giorni dopo la riapertura della sede Pegasus in Via Ruggero Leoncavallo dopo l'epidemia da Coronavirus è già boom di ore giocate: quasi tutti gli atleti della nostra società hanno infatti già avuto modo di riprendere racchetta e pallina per tornare ad assaporare l'atmosfera dei tavoli da gioco dimenticata durante i mesi di lockdown. Tra coloro i quali hanno più spesso fatto richiesta di spazi orari per poter giocare, così come previsto dall'ultimo protocollo FITeT per l'attività individuale, non può non saltare all'occhio il nominativo del nostro Franco De Leo, uno di quelli che davvero non è in grado di star fermo e che più di tutti fremeva - e freme ancora - per il ritorno al tennistavolo vero e proprio post Covid-19. Tutta questione di passione per questa pazza disciplina sportiva.
Questi primi pomeriggi di ripresa, quindi, si passano con ore e ore di gioco, di partite, di divertimento, per allentare la noia e la monotonia della routine programmata in cui molti di noi sono stati trascinati in questi mesi di protocolli e distanziamento sociale. Non è una ripresa a pieno regime visto che è ancora necessario mantenere alto il livello di guardia... ma almeno ci hanno ridato un po' del nostro amato tennistavolo!
Fatti salvi tutti i dibattiti, anche piuttosto accesi, che stanno animando in questi giorni i social per l'evidente disparità di trattamento nei confronti dei vari sport (pensando ad esempio al confronto tra calcio e tennistavolo), ricordiamo che al momento non ci è possibile far giocare persone che non erano già tesserate per la nostra associazione sportiva. Ciò da un lato vuole essere motivo di comunicazione nei confronti di chi in questi giorni ci ha chiesto anche ripetutamente di poter giocare a ping pong a Matera - purtroppo al momento non sappiamo quando potremo tornare ad aprire al pubblico le porte della nostra sede. Dall'altro lato vuole essere un monito e uno spunto di riflessione ulteriore per la stessa Federazione e per tutti gli addetti ai lavori: è mai possibile che il periodo estivo, che puntualmente viene utilizzato da numerose associazioni del territorio per attività di promozione sportiva, non possa essere dedicato in alcun modo a far avvicinare nuovi appassionati al ping pong? Quello sport che è stato rifugio di molti sui tavoli in soggiorno durante la quarantena deve essere davvero dimenticato da tutti se non da chi lo praticava già? Ai posteri l'ardua sentenza. Nel frattempo continueremo a rispettare tutte le norme per garantire la disinfezione degli ambienti e del materiale di gioco nonché il distanziamento tra i nostri atleti. Molto probabilmente ci aspetta una lunga estate in queste condizioni, una lunga estate davvero tutta italiana.

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