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Tra Manfredonia e Lucera... siamo sempre sul Gargano!

E anche questa stagione ci ha definitivamente salutati dopo l'importante chiusura con la gara più attesa dell'anno, i Campionati Italiani di scena in quel di Lucera. Certo è che è vero quel che si dice nel titolo: per quanto il Gargano sia una terra meravigliosa e da consigliare assolutamente, ritrovarcisi per ben due volte nel giro di circa un mese per motivi pongistici è a dir poco qualcosa di pittoresco.
Anche un po' malinconico se vogliamo perché, come detto, un'altra stagione se n'è andata: una stagione molto complessa sotto tutti i punti di vista e che sicuramente lascerà degli strascichi importanti nel futuro a breve e a lungo termine della Pegasus.
Di queste ultime due gare vorremo sottolineare l'apporto degli ultimi pargoli cresciuti dal vivaio Pegasus, Alessio Dell'erba e Teresa D'Ercole, riportati alla luce con delle prestazioni degne di nota, nonché la figura fondamentale di Giuseppe Fasano, ormai con un piede in due scarpe tra il ruolo di balia e quello di pongista vero e proprio (e a furia di dividersi in tante parti alla fine i risultati si vedono!). Alla fine di gente come i Fasani alla Pegasus ce n'è sempre bisogno.
Non vogliamo dimenticare, ci mancasse altro, l'apporto del sempre buon Antonio Dellosso che, nonostante un quantità/qualità di allenamenti e gioco in campo a dir poco altalenante a causa dei tanti impegni della vita quotidiana, si è comunque concesso la splendida esperienza dei Campionati Italiani di categoria, togliendosi anche la soddisfazione di strappare qualche set ai propri avversari.
Tutto molto bello direbbe il buon Bruno Pizzul, se non che ora c'è da azzerare tutto quanto e cominciare a lavorare per la prossima stagione che, ne siamo certi, purtroppo sarà ancora più massacrante per un numero svariato ed incalcolabile di motivi. In casa Pegasus purtroppo da qualche anno è sempre così: tra assenze, addii, arrivederci, buonanotte, imprevisti e cose varie va a finire sempre che ogni anno diventa più difficile da gestire rispetto al precedente. Chissà fino a quando reggerà il nostro caro presidente che, da parte sua, ha invece preferito dedicarsi a un po' di meritato riposo meditatorio anziché scendere in campo come la prassi avrebbe voluto.
Vedremo, vedremo. C'è molto ancora da fare, c'è sempre tanto su cui lavorare.
Una cosa è certa: stagione 2016/2017 stiamo arrivando!

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