Attività nazionale

[attività nazionale][bsummary]

Attività regionale

[torneo regionale][twocolumns]

Maturità: chi ha detto che non si può parlare di tennistavolo?

Uno dei problemi che maggiormente affligge un qualsiasi maturando all'avvicinarsi del momento fatidico degli esami è determinato sicuramente dall'argomento della tesina. Vige infatti tra tutti gli studenti un sentore comune del tipo che "i prof fanno comunque domande inerenti all'argomento scelto", quindi tanto vale prepararsi al meglio.
Scegliere un argomento, un filo conduttore per poi potersi ricollegare a tutte le materie è però compito piuttosto arduo. E quindi ci si rivolge alla rete che di certo nel fornire spunti non è seconda a nessuno: e quindi via con quei percorsi, quelle tesine praticamente preconfezionate, tutto già pronto a portata di un click. Ma perché non parlare di tennistavolo? Sarebbe anche piuttosto facile argomentare su qualcosa che comunque ci appassiona parecchio, no? Beh, non è proprio così, soprattutto quando non ci sono precedenti a tal riguardo.
Trovare i collegamenti giusti con le varie materie d'esame non è comunque semplice. Prima di tutto bisogna entrare nell'ottica che dall'altra parte vi è una schiera di professori più o meno stufi di dover sentire decine e decine di studenti e ormai pronti a prendere ombrellone e sdraio sottomano: la trattazione deve quindi essere piuttosto organica ma allo stesso tempo presentare qualche elemento che possa stuzzicare un po' la curiosità degli interlocutori. Inoltre non è facile proporre un argomento inusuale per un esame di maturità: va collegato per bene e soprattutto molto spesso va ribadito che si tratta di uno sport a tutto tondo e non solo di un'attività del tempo libero. Poi se si ha la fortuna di avere una commissione prevalentemente maschile, con magari qualche passato in oratori, salette e quant'altro, tanto di guadagnato!
La prima cosa necessaria per l'esposizione di una tesina sul tennistavolo è dunque una buona introduzione: un cappelletto che abbia lo scopo di presentare a dovere la disciplina, senza scendere troppo nello specifico ma magari cercando di spiegare quelle che sono le ragioni che ci hanno portato alla scelta di questo bizzarro argomento. Poi si può passare ad italiano con una piccola introduzione/recensione de I ragazzi guardano le stelle: Ping-Pong di Enzo Pettinelli, romanzo oramai divenuto piuttosto famoso tra gli addetti ai lavori. Il filo conduttore deve essere sempre il tennistavolo, quindi non è necessario addentrarsi troppo nel risvolto tecnico del libro ma può essere più utile esporre lo sviluppo dello stesso: attenzione soprattutto a possibili riferimenti al 150° anniversario dell'unità d'Italia (visto che il romanzo è stato scritto proprio in tale circostanza), poiché viene piuttosto spontanea la domanda su quali siano stati i pro e i contro del processo di unificazione nazionale.
A questo punto si può passare a storia con la "diplomazia del ping-pong", periodo durante il quale mediante la pratica di questo sport si allentarono i delicati rapporti che vigevano tra Stati Uniti e Cina a seguito del secondo conflitto mondiale. E qui si apre dunque un'importante pagina del nostro passato datata 1971, con chiari riferimenti sia alla guerra fredda che al conflitto tra socialimperialismo cinese e capitalismo americano.
Di qui entriamo dunque più nello specifico di ciascuna specializzazione, nel senso che in base a quelle che sono le materie di esame si può prendere in considerazione questo o quell'altro spunto. Si può passare ad inglese e in modo particolare alla diffusione del tennistavolo moderno, percorrendo un po' lo sviluppo dal ping-pong al tennistavolo ricordando che questo sport ha delle importanti radici in Inghilterra: il primo set di ping-pong è stato prodotto e venduto qui, il primo presidente dell'ITTF, le prime regole erano comunque british ed il primo campionato del mondo si è svolto nel 1926 proprio a Londra. Su questo c'è quindi un po' da parlare. Passando ad informatica, si può presentare un breve passaggio sull'evoluzione del videogame da PONG, ovvero la prima console in assoluto che guarda caso era un simulatore di ping-pong in bianco e nero, fino ad arrivare alla Nintendo Wii, spiegando anche il funzionamento del Wiimote per quanto riguarda l'accelerometro, ecc.
Quindi arriviamo probabilmente alla parte più interessante. Da un lato abbiamo chimica con la quale ci si può sbizzarrire con le varie modifiche apportate al regolamento, illustrando gli utilizzi della trielina, del celluloide, del PVC, oltre ai vari trattamenti chimici volti a migliorare le prestazioni dei materiali; dall'altro, con fisica (e anche un po' di matematica) possiamo illustrare le caratteristiche principali del moto parabolico rifacendoci anche a integrali e derivate, oltre al cosiddetto "effetto Magnus" per quanto riguarda l'influenza dello spin sul moto della pallina. Infine, non si disdegna neppure un collegamento con filosofia per quanto riguarda la psicologia nel tennistavolo, rifacendoci sia alle teorie di Schopenhauer che di Freud.
E' vero che comunque buona parte dell'esposizione si basa su argomenti che esulano dall'ordinario programma scolastico, però proprio per questo si può dire che una tesina di questo tipo può cogliere nel segno: i prof possono apprezzare di più il lavoro di ricerca e di approfondimento di uno studente, a maggior ragione se poi questo viene applicato ad una passione della propria vita.
Spero di poter aprire una strada per tutti i futuri pongisti maturandi, perché parlare di qualcosa di nostro rende effettivamente, oltre al fatto che ci si sente anche un po' realizzati. Ma soprattutto spero di essere stato utile con quella che è stata la mia esperienza personale, visto che tutti i collegamenti precedenti li ho esposti in prima persona all'esame, raggiungendo un buon indice di gradimento finale da parte della commissione.

In bocca al lupo a tutti i futuri maturandi, io ho già dato,
Luca D'Ercole

1 commento: